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Il nuovo contributo a fondo perduto per il commercio al dettaglio

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto direttoriale del Ministero dello Sviluppo economico datato 24 marzo 2022, emanato in attuazione del Decreto “Sostegni-ter” (art. 2 D.L. n. 4/2022). È previsto il riconoscimento di nuovi contributi a fondo perduto a favore delle imprese che svolgono in via prevalente attività di commercio al dettaglio. Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate dal 3 maggio 2022 al 24 maggio 2022, esclusivamente tramite la procedura informatica che sarà messa a disposizione dal Mise1 .

Di Redazione
29/04/2022
in Notizie
0
Le cinque forze di Porter: come utilizzare questa teoria per sviluppare una strategia efficace per le PMI
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Requisiti per accedere al contributo
Possono beneficiare del nuovo contributo a fondo perduto per il commercio al dettaglio, introdotto
dal Decreto “Sostegni-ter”, i soggetti che svolgono in via prevalente attività di commercio al
dettaglio identificate da specifici codici ATECO 2007, come riportati nella tabella2 messa a
disposizione dal Mise.
Devono essere inoltre rispettate le seguenti condizioni:
• l’ammontare dei ricavi relativo al 2019 deve essere non superiore a 2 milioni di euro;
• occorre aver subito una riduzione dei ricavi nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al
2019;
• alla data di presentazione della domanda l’impresa deve avere sede legale od operativa
nel territorio dello Stato e risultare regolarmente costituita, iscritta e attiva nel Registro
delle imprese per una delle attività rientranti nel perimetro della norma;
• alla data di presentazione della domanda l’impresa non deve essere in liquidazione
volontaria o sottoposta a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
• nel rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato Covid-19, l’impresa non deve risultare
già in difficoltà al 31 dicembre 2019, come da definizione stabilita dall’art. 2, punto 18, del
Reg. UE n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, fatte salve le eccezioni
previste dalla disciplina europea;
• le imprese richiedenti il beneficio non devono essere destinatarie di sanzioni interdittive ai
sensi dell’art. 9, comma 2, lett. d, del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231;
• l’agevolazione è riconosciuta ai sensi e nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla
Sezione 3.1 del «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno
dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19».
1 Anticipiamo fin d’ora che non si tratterà di un click-day ma se le risorse stanziate risulteranno insufficienti a fronte
delle domande presentate e ritenute ammissibili, il Mise provvederà a riconoscere un contributo proporzionalmente
ridotto.
Il contributo spettante
L’importo del contributo viene determinato applicando una percentuale alla differenza tra
l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2021 e l’ammontare medio
mensile dei medesimi ricavi riferiti al periodo d’imposta 2019. L’ammontare medio è determinato
dividendo l’importo complessivo dei ricavi di ciascuno dei due periodi d’imposta per il numero dei
mesi in cui la partita IVA è stata attiva nei medesimi periodi.
Le percentuali da applicare sono le seguenti:
a) 60%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a euro
400.000,00;
b) 50%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a euro 400.000,00
e fino a euro 1.000.000,00;
c) 40%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a euro 1.000.000,
e fino a euro 2.000.000,00.
ATTENZIONE: Si segnala che, se le risorse stanziate risulteranno insufficienti a fronte delle
domande presentate e ritenute ammissibili, il Mise provvederà a riconoscere un contributo
proporzionalmente ridotto, tenendo conto delle diverse fasce di ricavi.
La richiesta del contributo
Il Decreto Mise ha chiarito i tempi e le modalità per l’accesso al contributo.
La domanda per l’ammissione ai contributi dovrà essere presentata al Mise – Ministero dello
Sviluppo Economico in via telematica, attraverso un’apposita procedura che sarà resa
disponibile sul sito istituzionale www.mise.gov.it.
Per accedere alla presentazione delle domande sarà necessario autenticarsi tramite Carta
Nazionale dei servizi (CNS) del legale rappresentante dell’azienda richiedente, come risultante
da certificato camerale – il decreto non pare indicare lo SPID quale strumento valido di accesso.
Il codice ATECO e il soggetto autorizzato all’inserimento della domanda verranno verificati tramite
incrocio con i dati del Registro imprese. È pertanto indispensabile verificare i dati presenti in
CCIAA ed eventualmente procedere a rettifica prima della presentazione della domanda in caso di
inesattezze.
Ai fini del completamento della compilazione dell’istanza di accesso all’agevolazione, al soggetto
istante è richiesto il possesso di una posta elettronica certificata (PEC) attiva, correttamente
registrata al Registro Imprese.
ATTENZIONE: Occorre quindi verificare di essere in possesso di carta CNS del legale
rappresentante/titolare dell’impresa e dell’indirizzo PEC attivo e correttamente registrato al
Registro Imprese.

Occorre poi verificare la correttezza delle informazioni presenti in visura in ordine al legale
rappresentante ed al codice ATECO dell’attività esercitata in via prevalente.
In sede di richiesta del contributo deve essere fornito l’IBAN del conto corrente, intestato al
soggetto richiedente, sul quale si richiede l’accredito del contributo; non è previsto l’utilizzo in
compensazione con modello F24.
Qualora il contributo superasse i 150.000 euro è altresì necessario presentare autocertificazione
per la richiesta della documentazione antimafia.

Tags: commercio al dettagliofondo perduto
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Pubblicato “l’Osservatorio Internazionale Crisi d’Impresa” del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti

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Con l’Avviso n. 2/2023 “Competenze di base e trasversali”, Fondimpresa torna sul tema già affrontato l’anno precedente e mette a disposizione delle aziende aderenti un’offerta formativa finalizzata allo sviluppo delle competenze di base e trasversali dei lavoratori, mediante la qualificazione di Cataloghi formativi predisposti dai Soggetti qualificati presso l’Elenco dei Soggetti Proponenti del Conto di Sistema del Fondo, esattamente come era avvenuto l’anno precedente. Come per l’Avviso 2-2022 anche questo è strutturato in due fasi distinte, tra loro propedeutiche e complementari: • Domanda per la qualificazione dei Cataloghi formativi dove gli Enti proponenti potranno presentare, previa analisi dei fabbisogni del contesto e del territorio in cui operano, domanda di qualifica del proprio catalogo formativo • Successivamente una volta qualificati i cataloghi potranno presentare una domanda di finanziamento dei Piani formativi in cui avranno coinvolto aziende beneficiarie interessate ad alcune delle materie disponibili sui cataloghi qualificati in precedenza. La domanda di qualificazione del Catalogo formativo potrà essere effettuata esclusivamente dagli enti già iscritti, alla data di presentazione della domanda, nell’Elenco dei Soggetti Proponenti qualificati presso il Conto Sistema da Fondimpresa, pertanto le aziende beneficiarie della formazione dovranno prendere contatto con questi Enti di Formazione per poter accedere ai corsi disponibili sui cataloghi formativi qualificati dal Fondo. Il Catalogo sarà valido per tutte le regioni di qualificazione del Soggetto proponente e consisterà di un insieme di corsi formativi strutturati per conoscenze e competenze, individuate nell’Elenco di riferimento adottato da Fondimpresa, comprendendo per queste ultime idonee attività di valutazione finalizzate al rilascio all’allievo di una attestazione degli apprendimenti acquisiti trasparente e spendibile, un passaggio importante già presente all’interno dell’Avviso 2-2022 precedente, che consentiva di realizzare così solo interventi formativi che avessero un riconoscimento valido anche fuori dall’azienda dell’appartenenza del lavoratore che ha fruito della formazione finanziata. L’Elenco delle Competenze che il Fondo ha preso in considerazione è definito nei seguenti ambiti, coerenti con la suddivisione definita dalla Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 22 maggio 2018 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente (2018/C 189/01): • A. COMPETENZE ALFABETICO FUNZIONALI • B. COMPETENZE MATEMATICHE E COMPETENZE IN SCIENZE, TECNOLOGIE E INGEGNERIA • C. COMPETENZE PERSONALI, SOCIALI E CAPACITÀ DI IMPARARE AD IMPARARE • D. COMPETENZE IN MATERIA DI CITTADINANZA • E. COMPETENZE IN MATERIA DI CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALI • F. COMPETENZE MULTILINGUISTICHE • G. COMPETENZE DIGITALI • H. COMPETENZE IMPRENDITORIALI La domanda di qualificazione del Catalogo potrà essere presentata dai Soggetti Proponenti Qualificati presso Fondimpresa, attraverso la piattaforma informatica PSP di Fondimpresa a partire dalle ore 9:00 del giorno 5 giugno 2023 ed entro e non oltre le ore 13:00 del giorno 27 giugno 2023. Le domande di finanziamento dei Piani formativi possono essere presentate esclusivamente dagli enti già iscritti, alla data di presentazione della domanda di finanziamento, nell’Elenco dei Soggetti Proponenti qualificati da Fondimpresa e titolari di un Catalogo formativo inserito nell’elenco dei Cataloghi qualificati. Gli enti possono presentare la domanda di finanziamento esclusivamente singolarmente e la novità che sembra esserci per questo avviso è l’aumento della capacità di presentazione di ogni soggetto pari al 15% del valore del proprio accreditamento. I Piani formativi, composti dei corsi contenuti nel Catalogo al quale si riferiscono, possono essere presentati esclusivamente attraverso la piattaforma informatica messa a disposizione da Fondimpresa ai Soggetti Proponenti, nelle seguenti finestre temporali: • dalle ore 9:00 del 16 ottobre 2023 e fino alle ore 13:00 del 31 ottobre 2023 • dalle ore 9:00 del 07 maggio 2024 e fino alle ore 13:00 del 21 maggio 2024 • dalle ore 9:00 del 16 settembre 2024 e fino alle ore 13:00 del 30 settembre 2024 Le aziende interessate quindi dovranno tenere traccia di queste finestre per comprendere quando potranno partecipare ad attività formative finanziate facendo riferimento ai cataloghi formativi presentati dagli Enti Proponenti. La dotazione finanziaria stanziata è di 40.000.000 €, questo di sicuro consentirà, anche in virtù della precedente esperienza fatta con l’Avviso 2-2022 di far competere, salvo aumento di ulteriori risorse, come già avvenuto in passato, meno Soggetti Proponenti rispetto allo scorso anno e di stringere forse maggiormente le maglie nella presentazione dei cataloghi formativi da parte del Fondo. Maggiori informazioni, testo integrale dell’avviso, modulistica ed altri allegati sono disponibili nella pagina ufficiale dell’Avviso 2-2023 sul sito di Fondimpresa.
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Come per l’Avviso 2-2022 anche questo è strutturato in due fasi distinte, tra loro propedeutiche e complementari: • Domanda per la qualificazione dei Cataloghi formativi dove gli Enti proponenti potranno presentare, previa analisi dei fabbisogni del contesto e del territorio in cui operano, domanda di qualifica del proprio catalogo formativo • Successivamente una volta qualificati i cataloghi potranno presentare una domanda di finanziamento dei Piani formativi in cui avranno coinvolto aziende beneficiarie interessate ad alcune delle materie disponibili sui cataloghi qualificati in precedenza. La domanda di qualificazione del Catalogo formativo potrà essere effettuata esclusivamente dagli enti già iscritti, alla data di presentazione della domanda, nell’Elenco dei Soggetti Proponenti qualificati presso il Conto Sistema da Fondimpresa, pertanto le aziende beneficiarie della formazione dovranno prendere contatto con questi Enti di Formazione per poter accedere ai corsi disponibili sui cataloghi formativi qualificati dal Fondo. Il Catalogo sarà valido per tutte le regioni di qualificazione del Soggetto proponente e consisterà di un insieme di corsi formativi strutturati per conoscenze e competenze, individuate nell’Elenco di riferimento adottato da Fondimpresa, comprendendo per queste ultime idonee attività di valutazione finalizzate al rilascio all’allievo di una attestazione degli apprendimenti acquisiti trasparente e spendibile, un passaggio importante già presente all’interno dell’Avviso 2-2022 precedente, che consentiva di realizzare così solo interventi formativi che avessero un riconoscimento valido anche fuori dall’azienda dell’appartenenza del lavoratore che ha fruito della formazione finanziata. L’Elenco delle Competenze che il Fondo ha preso in considerazione è definito nei seguenti ambiti, coerenti con la suddivisione definita dalla Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 22 maggio 2018 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente (2018/C 189/01): • A. 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Gli enti possono presentare la domanda di finanziamento esclusivamente singolarmente e la novità che sembra esserci per questo avviso è l’aumento della capacità di presentazione di ogni soggetto pari al 15% del valore del proprio accreditamento. I Piani formativi, composti dei corsi contenuti nel Catalogo al quale si riferiscono, possono essere presentati esclusivamente attraverso la piattaforma informatica messa a disposizione da Fondimpresa ai Soggetti Proponenti, nelle seguenti finestre temporali: • dalle ore 9:00 del 16 ottobre 2023 e fino alle ore 13:00 del 31 ottobre 2023 • dalle ore 9:00 del 07 maggio 2024 e fino alle ore 13:00 del 21 maggio 2024 • dalle ore 9:00 del 16 settembre 2024 e fino alle ore 13:00 del 30 settembre 2024 Le aziende interessate quindi dovranno tenere traccia di queste finestre per comprendere quando potranno partecipare ad attività formative finanziate facendo riferimento ai cataloghi formativi presentati dagli Enti Proponenti. 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