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Le cinque forze di Porter: come utilizzare questa teoria per sviluppare una strategia efficace per le PMI

Torniamo a parlare di modelli di gestione d’impresa al fine di comprendere l’importanza di questa materia soprattutto per le piccole-medie imprese italiane.

Di Redazione
15/05/2023
in Notizie
0
Le cinque forze di Porter: come utilizzare questa teoria per sviluppare una strategia efficace per le PMI
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Abbiamo già scritto di come è composto il tessuto delle aziende italiane cioè di piccole e medie imprese e di come queste imprese sono soprattutto di stampo familiare (vedi articolo “Piccole imprese italiane: come superare la sfida della trasparenza e competere nel mercato globale”)

L’osservazione che si fanno spesso alcuni imprenditori è questa: è logico parlare di modelli di gestione a imprenditori che gestiscono piccole realtà, fosse anche un piccolo ristorante?

La risposta non può che essere affermativa e il perché è molto semplice, le grandi imprese già lo fanno da tempo!

Facciamo un esempio: qualcuno pensa che Mc Donald ’s, Burger King o Starbucks non applicano modelli di gestione? Qualcuno pensa che questi non sono concorrenti del piccolo ristorante o bar sotto casa? Ovviamente no.

Questo sarà lo scenario delle imprese italiane, trovarsi a competere con dei giganti. Per resistere occorre studiare e applicare modelli di gestione di strategia e modelli di gestione finanziaria.

Uno dei tanti modelli che il consulente strategico potrebbe utilizzare è quello delle 5 forze di Porter.

Le cinque forze di Porter sono una teoria sviluppata dal professor Michael Porter dell’Università di Harvard per analizzare l’ambiente competitivo e determinare la sua attrattività per le imprese che operano al suo interno. Questa teoria è ampiamente utilizzata nel campo della strategia aziendale per valutare la posizione competitiva di un’azienda rispetto ai suoi concorrenti e per sviluppare una strategia efficace per aumentare la sua quota di mercato. Quali sono le 5 forze da velutare?

 

  1. La minaccia di nuovi entranti

La prima forza di Porter riguarda la minaccia di nuovi entranti nel mercato. Questo si riferisce alla facilità con cui nuove imprese possono entrare nel mercato e competere con quelle già esistenti. Se è relativamente facile entrare, ci sarà una maggiore concorrenza e le imprese esistenti dovranno affrontare una minaccia maggiore. D’altra parte, se è difficile entrare, le imprese esistenti avranno un vantaggio competitivo e saranno in grado di mantenere le loro quote di mercato.

 

  1. La minaccia dei prodotti sostitutivi

La seconda forza di Porter riguarda la minaccia dei prodotti sostitutivi. Questo si riferisce alla disponibilità di prodotti alternativi che possono soddisfare le stesse esigenze dei clienti. Se ci sono molti prodotti sostitutivi disponibili, le imprese dovranno affrontare una maggiore concorrenza e potrebbero perdere quote di mercato. Se, d’altra parte, ci sono pochi prodotti sostitutivi disponibili, le imprese avranno un vantaggio competitivo e saranno in grado di mantenere le loro quote di mercato.

 

  1. Il potere negoziale dei fornitori

La terza forza di Porter riguarda il potere negoziale dei fornitori. Questo si riferisce alla capacità dei fornitori di influire sui prezzi e sulle condizioni di vendita delle loro materie prime o servizi. Se i fornitori hanno un forte potere negoziale, possono aumentare i prezzi e ridurre la qualità dei loro prodotti e servizi, mettendo a rischio la redditività delle imprese che dipendono da loro. Se i fornitori hanno un debole potere negoziale, le imprese avranno un vantaggio competitivo e saranno in grado di negoziare prezzi migliori e condizioni di vendita più favorevoli.

 

  1. Il potere negoziale dei clienti

La quarta forza di Porter riguarda il potere negoziale dei clienti. Questo si riferisce alla capacità dei clienti di influire sui prezzi e sulle condizioni di vendita dei prodotti e servizi delle imprese. Se i clienti hanno un forte potere negoziale, possono richiedere prezzi più bassi e condizioni di vendita migliori, riducendo la redditività delle imprese. Se, d’altra parte, i clienti hanno un debole potere negoziale, le imprese avranno un vantaggio competitivo e saranno in grado di mantenere prezzi più alti e condizioni di vendita più favorevoli.

 

  1. La rivalità tra le imprese esistenti

La quinta forza di Porter riguarda la rivalità tra le imprese esistenti nel mercato. Questo si riferisce al livello di concorrenza tra le imprese esistenti, che può essere influenzato da fattori come il numero di concorrenti, la loro dimensione e la loro strategia di marketing. Se la rivalità tra le imprese esistenti è alta, le imprese dovranno affrontare una maggiore concorrenza e potrebbero essere costrette a ridurre i prezzi e le condizioni di vendita per mantenere la loro quota di mercato. Se la rivalità è bassa, le imprese avranno un vantaggio competitivo e saranno in grado di mantenere prezzi più alti e condizioni di vendita più favorevoli.

Le 7S di McKinsey: il modello segreto per il successo dell’impresa

Le cinque forze di Porter sono quindi uno strumento per valutare l’ambiente competitivo di un’impresa e sviluppare una strategia aziendale efficace. Comprendere queste forze e la loro interazione può aiutare le imprese a identificare le loro opportunità e le loro sfide e a sviluppare una strategia che le renda competitivi sul mercato.

In conclusione, è importante capire che la strategia è una materia importantissima, spesso ignorata, a cui occorre investire tempo prima di ogni altra perché è la bussola che indica la rotta aziendale e racchiude una serie di ragionamenti che si trasformeranno in numeri da inserire nella pianificazione finanziaria.

Fabio Messere, finanzialista

Tags: cinque forze di porterpmi
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Con l’Avviso n. 2/2023 “Competenze di base e trasversali”, Fondimpresa torna sul tema già affrontato l’anno precedente e mette a disposizione delle aziende aderenti un’offerta formativa finalizzata allo sviluppo delle competenze di base e trasversali dei lavoratori, mediante la qualificazione di Cataloghi formativi predisposti dai Soggetti qualificati presso l’Elenco dei Soggetti Proponenti del Conto di Sistema del Fondo, esattamente come era avvenuto l’anno precedente. Come per l’Avviso 2-2022 anche questo è strutturato in due fasi distinte, tra loro propedeutiche e complementari: • Domanda per la qualificazione dei Cataloghi formativi dove gli Enti proponenti potranno presentare, previa analisi dei fabbisogni del contesto e del territorio in cui operano, domanda di qualifica del proprio catalogo formativo • Successivamente una volta qualificati i cataloghi potranno presentare una domanda di finanziamento dei Piani formativi in cui avranno coinvolto aziende beneficiarie interessate ad alcune delle materie disponibili sui cataloghi qualificati in precedenza. La domanda di qualificazione del Catalogo formativo potrà essere effettuata esclusivamente dagli enti già iscritti, alla data di presentazione della domanda, nell’Elenco dei Soggetti Proponenti qualificati presso il Conto Sistema da Fondimpresa, pertanto le aziende beneficiarie della formazione dovranno prendere contatto con questi Enti di Formazione per poter accedere ai corsi disponibili sui cataloghi formativi qualificati dal Fondo. Il Catalogo sarà valido per tutte le regioni di qualificazione del Soggetto proponente e consisterà di un insieme di corsi formativi strutturati per conoscenze e competenze, individuate nell’Elenco di riferimento adottato da Fondimpresa, comprendendo per queste ultime idonee attività di valutazione finalizzate al rilascio all’allievo di una attestazione degli apprendimenti acquisiti trasparente e spendibile, un passaggio importante già presente all’interno dell’Avviso 2-2022 precedente, che consentiva di realizzare così solo interventi formativi che avessero un riconoscimento valido anche fuori dall’azienda dell’appartenenza del lavoratore che ha fruito della formazione finanziata. L’Elenco delle Competenze che il Fondo ha preso in considerazione è definito nei seguenti ambiti, coerenti con la suddivisione definita dalla Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 22 maggio 2018 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente (2018/C 189/01): • A. COMPETENZE ALFABETICO FUNZIONALI • B. COMPETENZE MATEMATICHE E COMPETENZE IN SCIENZE, TECNOLOGIE E INGEGNERIA • C. COMPETENZE PERSONALI, SOCIALI E CAPACITÀ DI IMPARARE AD IMPARARE • D. COMPETENZE IN MATERIA DI CITTADINANZA • E. COMPETENZE IN MATERIA DI CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALI • F. COMPETENZE MULTILINGUISTICHE • G. COMPETENZE DIGITALI • H. COMPETENZE IMPRENDITORIALI La domanda di qualificazione del Catalogo potrà essere presentata dai Soggetti Proponenti Qualificati presso Fondimpresa, attraverso la piattaforma informatica PSP di Fondimpresa a partire dalle ore 9:00 del giorno 5 giugno 2023 ed entro e non oltre le ore 13:00 del giorno 27 giugno 2023. Le domande di finanziamento dei Piani formativi possono essere presentate esclusivamente dagli enti già iscritti, alla data di presentazione della domanda di finanziamento, nell’Elenco dei Soggetti Proponenti qualificati da Fondimpresa e titolari di un Catalogo formativo inserito nell’elenco dei Cataloghi qualificati. Gli enti possono presentare la domanda di finanziamento esclusivamente singolarmente e la novità che sembra esserci per questo avviso è l’aumento della capacità di presentazione di ogni soggetto pari al 15% del valore del proprio accreditamento. I Piani formativi, composti dei corsi contenuti nel Catalogo al quale si riferiscono, possono essere presentati esclusivamente attraverso la piattaforma informatica messa a disposizione da Fondimpresa ai Soggetti Proponenti, nelle seguenti finestre temporali: • dalle ore 9:00 del 16 ottobre 2023 e fino alle ore 13:00 del 31 ottobre 2023 • dalle ore 9:00 del 07 maggio 2024 e fino alle ore 13:00 del 21 maggio 2024 • dalle ore 9:00 del 16 settembre 2024 e fino alle ore 13:00 del 30 settembre 2024 Le aziende interessate quindi dovranno tenere traccia di queste finestre per comprendere quando potranno partecipare ad attività formative finanziate facendo riferimento ai cataloghi formativi presentati dagli Enti Proponenti. La dotazione finanziaria stanziata è di 40.000.000 €, questo di sicuro consentirà, anche in virtù della precedente esperienza fatta con l’Avviso 2-2022 di far competere, salvo aumento di ulteriori risorse, come già avvenuto in passato, meno Soggetti Proponenti rispetto allo scorso anno e di stringere forse maggiormente le maglie nella presentazione dei cataloghi formativi da parte del Fondo. Maggiori informazioni, testo integrale dell’avviso, modulistica ed altri allegati sono disponibili nella pagina ufficiale dell’Avviso 2-2023 sul sito di Fondimpresa.
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